L’alimentazione rappresenta , insieme alla terapia farmacologica, uno dei cardini fondamentali nella terapia del diabete.
Ormai non si parla più di “dieta” ma è opportuno parlare di “terapia nutrizionale” che deve seguire le stesse regole di buona igiene alimentare di qualsiasi altro bambino o ragazzo senza il diabete.
L’alimentazione ideale non deve essere complessa o restrittiva e va adattata , ove possibile, al ragazzo e alla famiglia . Certo alcuni alimenti andranno consumati con moderazione, ma la dieta mediterranea permette comunque un’ampia gamma di alimenti alternativi tra i quali scegliere.
L’apporto calorico deve essere calcolato sulla base dell’età , del sesso e dell’attività fisica svolta e la distribuzione dei macronutrienti deve attenersi ai fabbisogni consigliati per la popolazione sana . Nei ragazzi affetti da diabete bisogna, però, porre una maggiore attenzione ai Carboidrati che sono i principali responsabili della variazione della glicemia ed è quindi importantissimo conoscerli e imparare a conteggiarli .
Gli ultimi Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016 ci dicono che :
“ Sia la quantità sia la qualità dei carboidrati dei cibi possono influenzare la risposta glicemica.
Controllare la quantità totale dei carboidrati, attraverso l’uso delle diete a scambio o con il conteggio dei carboidrati, è una strategia chiave per l’ottenimento del controllo glicemico nel paziente insulinotrattato con uno schema multidose giornaliero (basal-bolus).”
A questo proposito “il counting dei carboidrati si conferma nel contesto della MNT, componente essenziale e identifica la strategia più efficace per il controllo glicemico nel paziente diabetico in trattamento insulinico intensivo.”
Ma cos’è la conta dei carboidrati ?
E’ un metodo che consente alla persona con diabete di adeguare la terapia insulinica alla quantità di carboidrati introdotta ad ogni pasto, consentendo una maggiore flessibilità nell’alimentazione . Tramite questo metodo è possibile stabilire la quantità di carboidrati assunti e regolare di conseguenza le unità di insulina da somministrare. Adattando meglio le unità di insulina all’alimentazione si dovrebbe avere anche un miglior controllo sulla glicemia .
Come tutte la tecniche, però, abbisogna di personale specializzato ( dietista e medico diabetologo) disposto ad accompagnare il paziente lungo tutto il percorso di educazione che consta di diverse tappe .
E’ necessario sapere che prima di effettuare un pasto principale (come il pranzo) il bambino con diabete deve sempre eseguire la misurazione della glicemia e l’iniezione di insulina sotto-cute.
Fonte testi: www.agditalia.it