Per ipoglicemia si intende un livello basso di zuccheri nel sangue (glicemia <70 mg/dl). Si verifica più frequentemente a digiuno, quindi prima dei pasti e può verificarsi quando il bambino/ragazzo:
– ha consumato un pasto troppo leggero
– ha saltato lo spuntino
– ha praticato troppa attività fisica
– non ha mangiato adeguatamente durante il pasto principale
– ha eseguito una dose eccessiva di insulina in precedenza
Nel caso in cui i livelli di glucosio nel sangue inizino a scendere, l’organismo invia diversi segnali prima di determinare la perdita di conoscenza. Tali sintomi sono riconoscibili dallo stesso bambino/ragazzo in modo tale da poter intervenire con l’assunzione immediata di zucchero per bocca per risolverli. I sintomi più frequenti sono: sudorazione, pallore, irritabilità, nervosismo, pianto, confusione, nausea, fame eccessiva, cefalea, difficoltà di concentrazione, difficoltà di coordinazione, stanchezza, tremori.
Nel caso di crisi ipoglicemica, il bambino/ragazzo non va lasciato da solo; per risolvere tale crisi, è necessario somministrare immediatamente dello zucchero semplice o caramelle zuccherate o zollette di zucchero oppure le comuni bibite zuccherate, come succhi di frutta, coca-cola, aranciata, ecc. Se il bambino si rifiuta di bere, bisogna intervenire mettendo un po’ di zucchero sotto la lingua o a contatto con le mucose delle guance. Una volta risolti i sintomi di emergenza, per prevenire un nuovo calo di glicemia, il bambino/ragazzo può mangiare alimenti contenenti carboidrati complessi, quali biscotti, pane, fette biscottate, e dopo circa 15 minuti di benessere può riprendere le normali attività.
L’iperglicemia porta a conseguenze gravi in tempi lunghi (giorni).
E’ importante riconoscerla ed agire per riportare il livello glicemico nei limiti, ma generalmente non e’ urgente attuare le azioni correttive (sono disponibili ore).
Sintomi dell’ IPERGLICEMIA sono l’alito acetonemico – sete persistente – stimolo ad urinare
Fonte testi: www.agditalia.it