Il diabete mellito, così chiamato dagli antichi greci per la presenza di urine dolci, è una malattia caratterizzata dall’eccessiva presenza di zucchero nel sangue, in quanto l’organismo non riesce più ad utilizzarlo.
Esistono diversi tipi di diabete, ma i più comuni sono: il tipo 1 e il tipo 2.
Quello che maggiormente colpisce i bambini e gli adolescenti è il tipo 1.
E’ una patologia di origine autoimmunitaria, in cui vengono distrutte le beta-cellule pancreatiche che producono insulina; pertanto, questa forma di diabete è anche detta insulino-dipendente, in quanto la sua cura prevede la somministrazione di insulina sotto-cute. Mancando l’insulina, la chiave che permette al glucosio, proveniente dal cibo che assumiamo, di entrare nelle cellule, queste ultime non possono più utilizzarlo come carburante dell’organismo. Ciò determina un accumulo di zucchero nel sangue (=iperglicemia).
Senza insulina, le cellule del nostro organismo non sono più in grado di funzionare adeguatamente, pertanto al bambino con diabete l’insulina necessaria deve essere somministrata dall’esterno.
I bambini/ gli adolescenti con diabete devono iniettarsi l’insulina almeno 3-4 volte al giorno, prima di ciascun pasto principale e prima di andare a letto.
Inoltre, i bambini/ragazzi con diabete hanno la necessità di effettuare il controllo della glicemia capillare con regolarità durante la giornata. Il controllo prevede l’esecuzione di un piccolo foro nella cute del polpastrello del dito della mano con un apposito strumento in modo da ottenere un piccolissima goccia di sangue da inserire in una striscia reattiva del reflettometro, che in pochi secondi leggerà la glicemia.
Il diabete é una malattia cronica che determina un assorbimento anomalo del glucosio nel sangue, ma con un appropriato autocontrollo, un’ idonea terapia insulinica, una corretta alimentazione e una regolare attività fisica, il giovane con diabete svolge una vita assolutamente normale proprio come tutti i suoi coetanei.
Il diabete giovanile è una delle patologie a maggior impatto sociale del nostro tempo. Il tasso di incidenza della malattia è in continuo aumento e sempre più precoce è l’età della diagnosi. Il diabete mellito, se non trattato adeguatamente, rappresenta una condizione predisponente nei riguardi di una quantità di complicanze che possono seriamente compromettere la funzione di alcuni organi vitali e la complessiva qualità di vita del paziente. Si è tuttavia ampiamente dimostrato che le complicanze si possono prevenire mediante un buon controllo della glicemia, che deve rappresentare l’obiettivo costante di qualsiasi condotta terapeutica nel diabete, ed in questo processo ruolo determinante è svolto anche dalla famiglia, oltre che dal Team Diabetologico.
Fonte testi: www.agditalia.it